La neurologia: è quella branca della medicina che studia il Sistema Nervoso Centrale Periferico, é considerata una disciplina complessa.
Il cervello, infatti, é contenuto in una scatola chiusa, il cranio, e non accessibile all’esame diretto.
La neurologia: si occupa delle patologie relative alle varie aree cerebrali:
- Cervello.
- Cervelletto.
- Midollo spinale.
- Nervi. radici spinali.
- Muscoli e a tutte le funzioni ad esse connesse.
Le funzioni strettamente correlate con le patologie trattate dal neurologo sono relative alla vita di tutti i giorni e vanno ad incidere in maniera importante sul modo attraverso il quale l’individuo filtra la realtà (sfera affettiva-emozionale, cognitiva e del comportamento), organizza la realtà percepita e filtrata (organizzazione delle informazioni provenienti dall’esterno, apprendimento, memoria ed elaborazione dei processi logici) ed interagisce con la stessa (attività locomotoria, il linguaggio, la coordinazione e l’equilibrio).
Nell’ambito della visita specialistica neurologica, i principali parametri da valutare sono:
- L’anamnesi accurata.
- Lo stato mentale e le funzioni simboliche.
- Inervi cranici.
- Il sistema motorio e la coordinazione dei movimenti.
- Il sistema sensitivo.
- Le funzioni autonomiche.
Il Centro Medico Polispecialistico Medicvita effettua visite neurologiche per le diagnosi e le terapie di problematiche quali:
- Esiti di ictus.
- Epilessia.
- Morbo di Parkinson.
- Deficit dell’equilibrio.
- Disturbi del sonno.
- Demenze.
- Emicranie ed altre patologie.
La visita neurologica serve per diagnosticare una malattia neurologica o una lesione localizzata e di che malattia si tratta.
Si dovrà quindi seguire un processo per una diagnosi sindromica, anatomica o topografica (sede), patologica (natura della malattia) ed eziologia (cause e meccanismi).
La durata di una visita neurologica è di circa 30 minuti ma, a seconda dei casi e delle patologie in esame, può essere necessario più o meno tempo.
Lo specialista effettua la diagnosi che permette di inquadrare la malattia e le sue cause scatenanti, cose essenziali per prescrivere un’adeguata terapia farmacologica, ma anche per iniziare un programma di prevenzione che riduca il numero e l’intensità degli attacchi.
Oltre ai farmaci, è anche d’aiuto cambiare alcune delle abitudini di vita ( per esempio, alimentarsi e dormire regolarmente, evitare stress) evitare alcuni alimenti e dormire regolarmente, evitare stress) evitare alcuni alimenti come: formaggio stagionati, gli insaccati, il cioccolato e gli alcolici).
La visita neurologica è una visita che per la sua naturale complessità richiede molta attenzione e tempistiche lunghe. Il neurologo, infatti, dopo aver raccolto la storia clinica dal paziente, effettua la visita generale e l’esame obiettivo neurologico.
La complessità dell’esame è strettamente correlata al problema clinico individuato dal neurologo nel corso della visita.
L’esame neurologico completo consiste nell’attenta ed approfondita valutazione delle:
- Funzioni nervose superiori sono le funzioni che consentono all’individuo di riconoscere, di comunicare, di gesticolare e di interagire con il proprio corpo ed il proprio ambiente.
- Lo studio dell’andatura / postura del paziente, è possibile comprendere i movimenti del corpo nello spazio (funzioni vestibolari, visive) in modo da individuare problematiche o patologie.
- La valutazione dei nervi cranici è legata all’influenza che tali nervi hanno sui sensi del paziente.
- L’analisi delle estremità corporee ( tono, trofismo, forza, riflessi, sensibilità e coordinazione).
Con l’analisi viene completato il check-up neurologico perché attraverso questa valutazione si comprende il funzionamento del sistema “periferico” ed il funzionamento di tutto il complesso ed intricato mondo di nervi e terminazioni nervose che partono dal cervello ed arrivano agli arti.
La visita dal neurologo può essere molto importante nel caso si presentino una serie di sintomi legati alla sfera emozionale, affettiva, cognitiva e del comportamento; ma anche a disturbi nella locomozione, nella comunicazione, nel rapportarsi con le realtà circostanti e nel percepire gli stimoli provenienti dall’esterno (disturbi della sensibilità superficiale e profonda).
I campanelli d’allarme relativi alla sfera emotiva e comportamentale sono rappresentati da variazioni sensibili del normale stato psico-fisico dell’individuo: disturbi del sonno, frequenti sbalzi d’umore (eccessiva allegria alternata ad inspiegabile tristezza, depressione), attacchi d’ansia o di panico, tendenza all’irritabilità, importanti cali della stima personale, difficoltà nel concentrarsi o nel memorizzare, difficoltà nell’apprendere.
Questi sintomi potrebbero essere espressione di processi cerebrali degenerativi come la demenza (es. Alzheimer).
Per quanto riguarda i disturbi della locomozione e del tono muscolare i sintomi “preoccupanti” possono essere legati ad un’eccessiva debolezza, a dolori muscolari immotivati, sensazione di rigidità degli arti e difficoltà nel controllare i movimenti e la coordinazione.
Questi sintomi potrebbero essere espressione di patologie legate alla colonna vertebrale, disturbi del movimento /es. Parkinson), malattie neuromuscolari o malattie infiammatorie del sistema nervoso.
I sintomi legati a forte difficoltà nel formulare e articolare parole e linguaggio, nel denominare oggetti di uso comune, nel percepire i colori e nel riconoscere luoghi e volti familiari, potrebbero rientrare in disturbi circolatori cerebrali, causa di ischemie (ictus).
Con cefalea si intende il mal di testa.
Si è calcolato che in Italia ne vengono colpiti quasi 6 milioni di persone, in prevalenza donne, ed è una delle principali cause dell’arrivo di pazienti al pronto soccorso e all’ambulatorio del medico di famiglia.
Le cefalee si dividono in 2 gruppi:
- Cefalee primarie: (emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo), queste sono scatenate da fattori di natura chimica oppure ambientale (come ansia, carenza di sonno, alimentazione ecc.)
- Cefalee secondarie: che sono sintomo di altri disturbi o di malattie potenzialmente pericolose, quali il trauma cranico, l’ipertensione, l’abuso di sostanze alcoliche od oppiacee, la sinusite, la meningite ecc..
L’aneurisma: è una dilatazione progressiva di un segmento vascolare che deve essere almeno pari al 50%.
La localizzazione più importante è a carico dell’aorta, nel 90% dei casi colpisce la mano sinistra.
La causa principale è l’aterosclerosi.
Pericoloso in quanto può comportare la rottura del segmento vascolare interessato con effetto di emorragia interna nell’organo da esso irrorato.
Tale evento, a seconda dell’importanza del vaso colpito, può risultare fatale.
Tra i fattori di rischio vi sono:
- La familiarità.
- Il sesso maschile.
- Età superiore ai 60 anni.
- L’ipertensione arteriosa.
- Il fumo.
- Le broncopneumopatie croniche ostruttive.
Aterosclerosi: è l’infiammazione cronica delle arterie di grande e medio calibro che si instaura a causa dei fattori di rischio cardiovascolare:
- Fumo.
- Ipercolesterolemia.
- Diabete mellito.
- Ipertensione.
- Obesità.
- Ipermocisteinemia.
si sospetta che possano esservi anche altre cause, in particolare di natura infettiva ed immunologica.