L’allergologia è una branca della medicina specializzata nella prevenzione, diagnosi e cura delle allergie.
L’allergia è una reazione fisiologica patologica provocata dall’ipersensibilità a specifiche sostanze.
Le reazioni allergiche possono manifestarsi sia a livello respiratorio quindi con problematiche respiratorie ed asmatiche, sia a livello cutaneo con problematiche dermatologiche:
- Irritazioni.
- Rossore.
- Dermatiti.
- Difficoltà respiratorie.
- Prurito in alcune zone del corpo.
- Prurito agli occhi.
- Prurito al naso chiuso o che cola.
- Emicrania.
- Eczema.
L’obiettivo della visita allergologica è effettuare la diagnosi del tipo di allergia di cui si soffre e stabilire la relativa terapia.
Questo tipo di visita può anche essere impiegata per monitorare l’eventuale evoluzione di un’allergia già diagnosticata.
Il paziente viene accolto dallo specialista che in un primo momento raccoglierà il maggior numero di informazioni possibili sulla storia e sullo stile di vita dell’assistito:
- alimentazione,
- vizio del fumo,
- consumo di alcol,
- livello di attività fisica e di sedentarietà,
- tipo di lavoro svolto,
- assunzione di farmaci,
- altri casi in famiglia di allergia,
e prenderà in visione gli eventuali esami medici già svolti dal paziente.
Nel corso della visita diversi sono i test a cui si può venire sottoposti:
- Prick test.
- Test di provocazione.
- Patch test.
- Rast test o test di radio-allergo-assorbimento: consiste nella ricerca nel sangue di specifici anticorpi (le IgE, o immunoglobuline E).
Nel caso in cui si sospetti la presenza di una malattia bronchiale ostruttiva il paziente può essere sottoposto anche a una spirometria.
Per sottoporsi a una visita allergologica è bene che il paziente porti con sé gli esami effettuati su richiesta del proprio medico curante, oltre a tutta la documentazione – eventualmente posseduta – riguardante il problema allergologico; eventuali esami del sangue recenti, anche se eseguiti per altri motivi; una nota del nome degli eventuali farmaci assunti quotidianamente.
Almeno cinque giorni prima della visita è consigliabile evitare l’assunzione di antistaminici e, se il motivo della visita è una forma di dermatite, sarebbe bene evitare anche l’uso di cortisonici almeno nelle due settimane precedenti la visita.
E’ un test cutaneo usato per la diagnosi delle allergie alimentari e inalanti, di semplice interpretazione, poco invasivo, non doloroso e di elevata accuratezza.
Per le modalità con cui si effettua, non è indicato per i bambini al di sotto dei 3 anni di età.
Nel corso del test anche se con scarsa frequenza si sono avute reazioni cutanee indesiderate oppure, in casi particolari, reazioni sistemiche.
Come si esegue:
Prima di questo test non si deve fare uso nè di creme cosmetiche nè di steroidi topici sulla cute da trattare in quanto ne alterano la risposta.
Se si assuono farmaci, come antistaminici e steroidi orali, bisogna sospenderli per almeno 7 giorni per non falsare i risultati del test.
Questo tipo di test si esegue sulla cute dell’avambraccio ponendo una goccia dell’estratto allergenico che si vuole testare, e facendo una piccola puntura con una minuscola lancetta sterile, la si fa penetrare nella pelle.
Se si è allergici a questo elemento, la zona trattatasi infiammerà entro 15 minuti. la reazione cutanea consiste nella comparsa di un ponfo e di un lieve eritema pruriginoso.
Il Patch test: è un test cutaneo specifico per la diagnosi delle dermatiti allergiche da contatto. E’ un test indolore, è facile e semplice da eseguire.
Le sostanze comunemente testate sono:
- Metalli (cromo, nichel, cobalto).
- Farmaci (antibiotico, anestetici, antistaminici).
- Conservanti per prodotti di igiene personale, profumi, resine, sostanze della gomma, tensioattivi contenuti in alcuni detergenti e deodoranti.
Come si esegue:
Questo test si effettua solo su cute sana. In caso di gravidanza o di allattamento si consiglia di non effettuare l’esame.
Per questo tipo di test non bisogna fare uso né di creme cosmetiche né di steroidi topici, perché modificano la permeabilità e l’idratazione della cute alterandone la resistenza all’allergene.
Se si assumono farmaci come steroidi orali e antistaminici, bisogna sospenderli almeno per 2 settimane per non falsare i risultati del test.
Sulla cute delle spalle si applicano dei cerotti (di polietilene, carta o seta) con dischetti di alluminio, che contengono gli allergeni responsabili delle dermatiti.
Si lasciano agire per 24/48 ore. Se c’è una risposta allergica alle sostanze applicate si manifesta una reazione cutanea:
- eritema,
- papule,
- vescicole.
Per tutto il tempo di applicazione i cerotti non vanno tolti, né bagnati e nemmeno bagnati col sudore.
E’ importante evitare, quindi, l’esposizione solare e l’attività fisica per non sudare.
E’ possibile che i cerotti provochino un forte prurito in questo caso non bisogna grattarsi, perchè la pelle irritata rende più difficile se non impossibile l’interpretazione del Test.
Non si sono mai avute forme allergiche gravi in quanto gli allergeni contenuti nei cerotti sono in quantità molto minima.
Del tutto eccezionali sono le reazioni sistemiche, come l’orticaria e lo shock anafilattico.
Lo specialista in allergologia affianca il paziente, con tutte le indicazioni necessarie, ad affrontare i disturbi connessi alle allergie e alle intolleranze alimentari.
È attivo presso il Centro polispecialistico Medicvita un percorso completo che va dalla diagnosi, con gli strumenti più validi per metodica e attendibilità dei risultati, all’intervento terapeutico, con check up personalizzati, diete e consigli alimentari per imparare a mangiare bene, eliminando o riducendo gli alimenti responsabili delle allergie alimentari.